ATTIVITÀ

Il potenziamento e la qualificazione del sistema dei servizi finalizzati a superare le situazioni di difficoltà dei residenti stranieri si svilupperà in 7 fasi progettuali:

WP1
Prevede il potenziamento e la qualificazione della rete Antiviolenza degli Ambiti, a partire dalla rilevazione dell’emersione del fenomeno della violenza di genere attraverso la costruzione di una base dati per orientare la formazione. Su questa base verranno erogati agli operatori della rete Antiviolenza percorsi di formazione etnoclinica per attivare sperimentazioni di presa in carico dei beneficiari indiretti.

Verrà attivata un’unità operativa a supporto degli operatori nella costruzione di un servizio di comunicazione interculturale che promuova l’accesso ai servizi e la mediazione linguistica e culturale per supportare l’interazione degli operatori con l’utenza straniera.
Gli operatori della rete saranno destinatari di specifici percorsi di formazione legislativa alla luce del nuovo quadro normativo in tema di migrazioni.


WP2.
Prevede il potenziamento e la qualificazione del sistema Tutela Minori degli Ambiti, a partire dall’analisi e riposizionamento dei punti di vista dei soggetti territoriali. Il consolidamento di una base dati sul tema violenza e interculturalità consentire l’erogazione di percorsi di formazione all’approccio interculturale e legislativa. Operativamente si procederà all’avvio di un’unità di supporto agli operatori nella costruzione del servizio di comunicazione interculturale per favorire l’accesso ai servizi socioassistenziali della Tutela Minori.

Inoltre, si provvederà all’attivazione di un servizio di mediazione linguistica e culturale a supporto degli operatori dei servizi nell’interazione con l’utenza straniera. Specifici percorsi di formazione etnoclinica saranno erogati agli operatori dei servizi di Tutela Minori e più in generale dei soggetti che collaborano con il Tribunale per i Minorenni di Brescia, del servizio di Neuropsichiatria Infantile e del Consultorio (ASST): ciò consentirà di attivare sperimentazioni di presa in carico e accompagnamento etnoclinico nelle situazioni di tutela, e di consulenza etnoclinica nelle indagini psicosociali preliminari.


WP3
Prevede la mappatura di communityholder, volontariato, associazioni sportive, associazioni di cittadini stranieri, istituzioni educative e di pubblica sicurezza degli ambiti coinvolti per rilevarne il fabbisogno informativo e ingaggiare e opinion leader per il coinvolgimento in attività di cittadinanza attiva. Le attività di sensibilizzazione (rivolte a operatori professionali dei servizi e cittadini/educatori informali/volontari/religiosi) prevedono un calendario di incontri con opinion leader per approfondire aspetti culturali, etnici e religiosi delle comunità straniere.

Parallelamente, laboratori di cittadinanza attiva utilizzeranno differenti format per soddisfare il fabbisogno informativo emerso. Sono infine previste attività di formazione esperienziale rivolte a operatori sociali, assistenti sociali, educatori, con workshop e sperimentazione sul campo con nuclei familiari stranieri.


WP4
Prevede il potenziamento dei servizi pubblici per la presa in carico dei nuclei familiari con minori in situazione di disagio e vittime di violenza attraverso attività di consulenza di un’équipe etnoclinica: ciò permetterà la sperimentazione di un sistema di cura e di intervento psicologico legato alle identità di genere e alle provenienze multiculturali, mirato alla presa in carico di donne/uomini e minori vittime di violenza, e uomini maltrattanti.

È prevista quindi l’erogazione di servizi di cura e di consulenza attraverso il dispositivo della mediazione etnoclinica. Tutta l’azione sarà oggetto di ricerca antropologica sul campo condotta dai ricercatori universitari di Milano Bicocca, che saranno parte integrante dell’équipe etnoclinica.


WP5
Oggetto della WP è il potenziamento e la qualificazione del sistema di accoglienza territoriale in cui sono inseriti i nuclei beneficiari indiretti per supportare i percorsi di autonomia e di uscita dalla presa in carico da parte dei servizi territoriali. Le azioni previste sono il rafforzamento dei servizi di integrazione, inclusione sociale e autonomia dei beneficiari attraverso la fornitura di pacchetti modulari di offerte (es. formazione linguistica);

il tutoring e creazione di reti territoriali verso l’autonomia; il potenziamento delle esperienze imprenditoriali del privato sociale per creare posti di lavoro per i beneficiari indiretti del progetto, con erogazione di servizi di orientamento al lavoro e di inserimento lavorativo. È prevista inoltre una specifica azione finalizzata a sostenere il costo della locazione di appartamenti protetti in cui verranno inseriti i nuclei familiari.


WP6
Tra le attività di sostenibilità e follow-up sono comprese l’aumento delle competenze e delle sinergie nella rete interna dei partner (cabina di regia) e il potenziamento della rete territoriale dei soggetti coinvolti nelle attività di progetto. Si procederà quindi alla costituzione di un’unità permanente di follow-up per promuovere e garantire la sostenibilità delle azioni progettuali, sviluppare servizi innovativi, aumentare il numero di communityholder coinvolti e coordinare le attività del partenariato in seguito alla conclusione del progetto.

La cabina di regia sarà responsabile dell’estensione di un piano di Fundraising per supportare il partenariato nella ricerca di donatori e risorse per proseguire le attività progettuali, dello sviluppo e sperimentazione di nuovi percorsi formativi e strategie innovative di presa in carico dei beneficiari indiretti, anche attraverso la definizione di misure sinergiche con altri progetti e programmi locali regionali e nazionali.


WP7
È prevista la costituzione di una redazione per l’attuazione del piano di comunicazione e la gestione delle attività connesse: realizzazione e pubblicazione del sito web di progetto, attivazione di account e canali social, content management, redazione, gestione e aggiornamento delle piattaforme digitali; produzione editoriale di materiali di comunicazione e contenuti digitali.

Per la disseminazione delle buone pratiche e dei risultati è prevista l’organizzazione di meeting/convegni di update e finali per l’illustrazione dei risultati ottenuti e della rilevazione qualitativa dell’impatto del progetto; la produzione del videomanuale delle buone pratiche sperimentate nel progetto (edizione digitale e pubblicazione online) consentirà di disseminarle a un pubblico di operatori professionali più ampio di quello dei singoli Ambiti.